“il mio bambino (5 anni) non vuole disegnare e ‘fare i lavori dei grandi’ alla sua scuola. L’anno prossimo andrà in prima. Ho provato a fargli fare delle schede per farlo allenare ma non c’è modo…”
Per invogliare il bambino a prendere dimestichezza con il mondo della scuola è fondamentale il gioco.
Il bambino deve aver la possibilità di sperimentare il piacere di lasciare delle tracce e dei segni di sé. Magari su cartelloni a terra, su un muro lavagna, su vassoi con farina o sale o comunque su qualcosa diverso da un foglio o un quaderno ed utilizzando strumenti diversi da matite o penne.
La realizzazione di un disegno o la scrittura delle prime parole saranno dei segni visibili a tutti. Se ciò che viene prodotto viene classificato come “brutto, incomprensibile, sbagliato…” il bambino si sentirà ovviamente inadeguato e molto probabilmente cercherà di fuggire da questi compiti.
Inoltre, per alcuni bambini, stare seduti a disegnare o a scrivere richiede uno sforzo fisico molto alto anche perchè spesso le schede presuppongono precisione, attenzione, buone abilità di coordinazione occhio mano, un’adeguata analisi visiva…tutte abilità che magari il bambino non ha ancora acquisito e che noi in quel momento gli chiediamo di mettere in pratica!
In tutti questi casi è necessario fare “un passo indietro” per abbassare lo stato emotivo negativo legato al compito grafico e lavorare sulla motivazione.
Laura Pederzani