“Noooooo…..!” quanti genitori con bambini di 2 anni non sanno più cosa fare di fronte a queste continue risposte? Sicuramente tanti…
Quanti genitori (e nonni) si fanno sommergere dai sensi di colpa e cominciano a rimuginare sul “cosa ho fatto di sbagliato, come mai è così aggressivo, perchè non sono capace di calmarlo…”?
La risposta è molto semplice, non c’è niente di stano e anormale, i cosiddetti “terrible two” (nonostante il nome non proprio rassicurante!) sono una naturale tappa evolutiva.
Attorno ai 2 anni, nel bambino avvengono grandissimi cambiamenti a livello motorio, intellettivo, linguistico, emotivo, sociale ed in particolar modo inizia a svilupparsi il senso di indipendenza. Il piccolo comincia a voler affermare da solo la propria identità, vuole vedersi riconosciuto come persona e non come appendice di mamma, papà, nonni, maestre etc. La strada per affermarsi è però molto difficoltosa, il bambino non sempre sa come muoversi o sa come esprimersi. Vuole compiere le sue scelte e agire in autonomia proprio per sentirsi grande ed importante, ma ha comunque bisogno di sapere che un adulto è vicino a lui in caso di necessità.
I bambini di 2 anni scoprono che gli adulti hanno delle aspettative nei loro confronti a cui (a volte) vorrebbero anche dare risposta ma la loro capacità di movimento non è ancora abbastanza rapida, il loro vocabolario non è ancora abbastanza ricco per esprimere tutti i bisogni o i sentimenti e quindi quale è la strada più veloce per farsi sentire ed affermarsi? Dire un bel “NO”.
Dopo aver chiarito che i ‘No’ e i comportamenti non sempre corretti sono i tipici sintomi dei “terrible two”, non è che tutti i problemi dei genitori siano risolti… anzi…!
Resta comunque il fatto che, in questo modo gli adulti educatori, possono sentirsi meno in colpa; non per forza sono stati loro a compiere qualcosa di sbagliato nei confronti del piccolo, né tantomeno è il bambino ad essere sempre arrabbiato con loro.
Nel prossimo articolo alcuni spunti di riflessione e possibili strategie (non “ricette magiche”!) per comprendere meglio la rabbia e i NO dei bambini.
Nel frattempo aspetto i racconti di genitori, nonni, baby sitter che hanno vissuto o stanno vivendo con i loro piccoli la fase dei “terrible two”!
Laura Pederzani
Articolo pubblicato su http://www.babyinitaly.it/